Trattamenti di sbiancamento dentale venduti in rete: cure o fregature?

Gli Odontoiatri vi spiegano perchè i procedimenti di sbiancamento dentale, commercializzati attraverso internet, potrebbero rivelarsi una delusione.

I procedimenti di sbiancamento dentale, commercializzati attraverso internet, potrebbero rivelarsi una delusione per svariati motivi; molte persone acquistano trattamenti sbiancanti con forti sconti attraverso la rete, senza una visita preventiva, cioè senza una corretta diagnosi del tipo di discromia. Quello che apparentemente sembra essere un ottimo affare potrebbe invece diventare una spiacevole esperienza negativa.

Il termine col quale si definisce lo sbiancamento dei denti, all’inglese: “bleaching”, nella lingua italiana non trova corrispondenza; gli odontoiatri e gli igienisti dentali, esperti della materia, definiscono il termine anglosassone come correzione delle discromie dentarie.

In letteratura sono citati molteplici tipi di discromie dentarie ed esistono delle importanti classificazioni basate sull’origine di esse, che permettono di definirle – di volta in volta – come intrinseche, estrinseche o genetiche.

Ogni tipo di discromia ha quindi caratteristiche diverse, per cui deve essere diversamente trattata; non è possibile ridurre a un unico protocollo, con identici materiali e metodi, il trattamento di tutte le discromie.

La diagnosi del tipo di discromia, a cura del medico odontoiatra, è importantissima perché è la base di partenza del trattamento che permetterà la cura di un’importantissima parte del nostro corpo, che deve essere mantenuta in salute senza pericolo di danni o insuccessi.

Quindi, solo dopo un’accurata diagnosi, sulla base dei dati anamnestici, seguita da accertamenti diagnostici e da rilievi clinici, è possibile correggere alcune discromie dentali.

Le dentature che sono sottoposte ai soli perossidi per il trattamento delle discromie devono essere selezionate, non devono presentare gengiviti o malattia parodontale; anche la presenza di carie e tartaro non consente il tanto acclamato bleaching perché indica una scorretta igiene domiciliare che sicuramente inficerà nel breve o medio termine i risultati. Tutti questi problemi, preventivamente identificati dall’odontoiatra in sede diagnostica, devono essere eventualmente trattati e/o compensati convenientemente prima di sottoporsi alle corrette procedure di sbiancamento professionale (lampada sbiancante denti).

La dieta, il fumo e altre abitudini sono fattori estrinseci che influiscono negativamente sui trattamenti effettuati dall’odontoiatra; non controllare o non sospendere questi comportamenti, porta all’insuccesso del trattamento.

Va inoltre considerata la presenza di otturazioni in composito e/o la presenza di manufatti protesici che non saranno intaccati dal perossido e manterranno la loro colorazione iniziale producendo colorazioni eterogenee con un effetto estetico negativo.

I rischi provocati da un non corretto trattamento delle discromie dentali sono anche di tipo estetico, potendo essere causa di manifestazioni come la presenza di aree “gessose” sui denti (segni di ipomineralizzazione dello smalto), oppure l’opacizzazione e/o la non translucenza degli elementi dentari scorrettamente trattati, con possibilità di comparsa e/o accentuazione di zone discromiche a nuvola, chiamate white spot, che enfatizzeranno – semmai – gli effetti antiestetici (pulitore ultrasuoni).

Non sono da escludere, comunque, i rischi iatrogeni (ossia conseguenti al trattamento) per la salute orale, che possono esitare in gengiviti, necrosi pulpare, aumento della sensibilità, fenomeni di ischemia mucosa e/o gengivale.

Bisogna sempre tenere presente, inoltre, che i costi devono essere commisurati alla qualità del trattamento: molti professionisti vendono trattamenti sottocosto, offrendo in realtà solo prestazioni parziali, limitate solo a certi denti o a determinate superfici dentali e non sempre effettuati adottando le corrette e dovute precauzioni quali l’utilizzo di opportune dime di protezione (labbiali, linguali, gengivali, ecc…).

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2018 Nuovo dlp 3d Stampante lcd sla 3d Stampa per la Resina della Fusione di Cera per Gioielleria Dentale

Caratteristica: la precisione DLP, migliore della stampante 3D SLA / FDM, può stampare con resina calcinabile a cera per prodotti dentali e gioielli.


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Dimensione della stampante: 138 * 80 * 125mm
Dimensione della stampante: 24 * 24 * 34 cm
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Materiale: resina UV / resina di cera (lunghezza d’onda 405 nm), ad eccezione della nostra resina di marca, ti consigliamo di acquistare la demo di altre resine di marca da provare, non tutte le altre resine possono compatibile con la nostra stampante.
Supporto del sistema PC: WIN XP WIN7 / 8/10 MAC (richiede un sandbox per l’esecuzione del software)
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Gengive infiammate: cause e rimedi

Sono molte le persone che soffrono di gengive infiammate, spesso questa patologia è dovuta ad una scarsa igiene orale.
Si tratta di un processo infiammatorio che subiscono le gengive che può essere curato con alcuni accorgimenti.
Se questo problema viene trascurato nel tempo, l’infiammazione potrebbe trasformarsi in parodontite: il solco gengivale si ritrae e si forma così un piccolo spazio tra la gengiva e il dente dove si accumulano facilmente placca e tartaro.


A questo punto è quasi impossibile rimuovere l’accumulo di questi materiali dalla gengiva, e quindi si ha un peggioramento generale dell’infiammazione delle gengive. L’infiammazione può ampliarsi, raggiungendo anche il parodonto e le ossa che formano le “fondamenta” del dente.
Così una semplice infiammazione delle gengive, se non curata, può causare molti problemi alla salute dei denti e, nei casi più gravi, indebolirli a tal punto di farli cadere.

Cause
Le gengive infiammate sono cause di una patologia principalmente batterica, anche se, a volte, l’intero processo infiammatorio potrebbe essere causato da movimenti traumatici, come ad esempio uno spazzolamento troppo energico oppure un colpo dall’esterno.
Possono esserci fattori di rischio o aggravanti tra cui:
●il fumo, a causa delle varie sostanze nocive contenute all’interno della sigaretta;
●il diabete;
●lo stress o comunque tutte quelle situazioni che contribuiscono ad indebolire le nostre difese immunitarie favorendo così la proliferazione di batteri nelle gengive;
●la gravidanza e la pubertà, a causa della variazione del livello ormonale, possono contribuire all’infiammazzione delle gengive.
●alcuni farmaci possono causare un aumento del volume gengivale e quindi peggiorare l’igiene orale, e tra questi troviamo gli antidepressivi, gli antiepilettici, alcune terapie ormonali come ad esempio la pillola anticoncezionale e quelli a base di cortisone.
●un intervento errato da parte di un dentista poco qualificato, potrebbe rivelarsi un fattore di rischio di questa fastidiosa patologia.
In casi rari, la gengivite può presentarsi in una forma più acuta, chiamata gengivite acuta ulcerativa necrotizzante e può causare l’innalzamento della febbre, ulcerazioni e anche un cattivo odore dell’alito (alito cattivo). Questa forma si presenta maggiormente nelle persone debilitate (Lampada scialitica).

Sintomi
Ci sono diversi sintomi:
●problemi di alitosi
●gengive sanguinanti quando viene effettuata la pulizia dei denti con lo spazzolino
●si avverte uno strano sapore all’interno del cavo orale
●un cambiamento del colore
●in molti casi possiamo ritrovarci anche con delle gengive gonfie
Quando la gengivite si trova ad uno stadio più avanzato, incontriamo anche altri sintomi come la formazione di spazio fra i denti, gengive ritirate che comportano una maggiore esposizione delle radici ai batteri e in alcuni casi una maggiore mobilità dei denti (Pompa a vuoto di aspirazione)

10 cose che non sai sui denti

I denti e la salute della nostra bocca sono una cosa seria, ma ogni tanto vanno presi, è il caso di dirlo, col sorriso. Tanto meglio se anche con una risata. E anche un bel sorriso ha dei segreti e delle curiosità che lo riguardano, come quelli che ti stiamo per svelare.
●Gli Inca la sapevano lunga sul mal di denti: l’antropologa Francoise Barbra Freedman ha scoperto che un buon rimedio era masticare una pianta tropicale, l’Alcmella Oleracea, nota anche con il nome di Crescione di Para, oggetto di studio delle maggiori case farmaceutiche;
●Lo smalto che ricopre la corona dentale è il tessuto più duro dell’organismo umano;
●I denti cominciano a formarsi nell’utero, intorno alla sesta settimana di gravidanza. Mentre iniziano a spuntare tra i 6 e 12 mesi di vita del bambino;
●Sai cos’è il “gummy smile”? Altro non è che il sorriso gengivale, e consiste nella sovraesposizione della gengiva compresa tra i denti e il labbro superiore;
●Uno studio condotto dall’Università di Yale e quella di New York ha riscontrato una correlazione tra edentulismo e numero maggiore di gravidanze. Ciò sarebbe dovuto ai cambiamenti ormonali che rendono i tessuti orali più sensibili e irritabili causando spesso gengiviti;
●Sai che nel mondo esistono molti musei dentali? Se sei a Londra puoi visitare il British Dental Association Museum, o il Museo di Odontoiatria a Seoul. In quello di Baltimora è possibile trovare la protesi dentale di George Washington, interamente in avorio (strumenti dentista);
●Tutti hanno il proprio santo patrono, anche gli odontoiatri. Santa Apollonia ha ricevuto la santità per aver rifiutato di rinunciare alla sua fede subendo la tortura dell’estrazione dei denti;
●Sai che gli armadilli possono avere fino a 104 denti? Ma il record è battuto dalla lumaca, che può raggiungere il numero di 21.000 microscopici denti;
●Un manoscritto egiziano del IV secolo d.C., riporta un primo riferimento al dentifricio, fatto da una miscela di fiori di iris. A partire dal XIX secolo in Gran Bretagna sono invece entrate in uso generale le polveri per denti, fatte in casa usando come ingredienti gesso, mattoni polverizzati, o sale;
●Una persona in media spende 38.5 giorni in tutta la sua vita per spazzolarsi i denti.

È NECESSARIO OTTURARE I DENTI DA LATTE?

Come tutti sanno, i denti da latte dei bimbi non sono definitivi e questo costituisce spesso una perfetta scusa per non curarli adeguatamente.
La principale funzione dei denti da latte è la masticazione, ma è importante ricordare che sono anche una sorta di guida per quando nasceranno i denti definitivi.
Al giorno d’oggi, quasi la metà dei bambini di età compresa tra i 2 e i 12 anni presenta carie dentali. Vari rapporti indicano che la tendenza è in aumento, a causa, tra l’altro, di diete eccessivamente ricche di zuccheri, del consumo di bibite analcoliche e di una prolungata alimentazione con il biberon.

Come dobbiamo comportarci con i denti da latte?
Sebbene i denti decidui siano destinati a cadere con il tempo, è importante dargli la giusta importanza. Nel caso in cui vi sia una carie e il dente stia a punto di cadere non occorre intervenire con una otturazione. Nel caso in cui il dente non stia per essere sostituito è caldamente consigliabile andare dal dentista per rimuovere l’infezione quanto prima. Una carie è una infezione del dente che in linea generale va curata sia nell’adulto che nel bambino.
Otturare le carie e mantere un ottimo stato di salute complessivo della bocca evita che si propaghi l’infezione garantendo dei denti definitivi sani. Ricorda: un dente da latte cariato può causare conseguenze negative sull’ integrità del dente definitivo (lampada sbiancante denti).

 

Prendersi cura dei denti dei bambini aiuta a:
-Parlare correttamente: i nostri bambini potranno pronunciare le parole in maniera corretta.
-Mantenere una corretta alimentazione: una scarsa salute della bocca può causare alterazioni a livello nutrizionale.
-Il rendimento scolastico: i disturbi dentali possono danneggiare la qualità del sonno notturno e la concentrazione del bambino durante le ore scolastiche.

Mantenere un’adeguata igiene dei denti, anche se da latte, insieme a periodiche visite di revisione dal dentista, aiuterà i vostri figli ad avere una buona salute orale da adulti (riunito dentisti).

CINQUE CONSIGLI PER MIGLIORARE LA TUA SALUTE ORALE

Cinque consigli per migliorare la tua salute orale
Sfoggiare un sorriso sano e brillante è importante sia perchè è sintomo di una buona salute orale, sia perché rende più estetico e gradevole l’aspetto del tuo viso.

In questo articolo i dentisti dei Centri Vitaldent di offrono cinque consigli utili a migliorare la tua salute orale:

Mantieni Una Corretta Igiene Orale:
– Lava i tuoi denti tre volte al giorno spazzolandoli con delicatezza per circa due minuti. Usa uno spazzolino a setola morbida e il dentifricio consigliato dal tuo dentista Vitaldent.

– Per eliminare la placca batterica delle gengive e dalle fessure presenti tra un dente e l’altro utilizza ogni giorno il filo interdentale.

– Dopo l’ultimo lavaggio del giorno sciacqua i tuoi denti con un collutorio con proprietà anti-batteriche.

Ogni Sei Mesi Recati Dal Tuo Dentista:
Realizza puntualmente una seduta di igiene orale professionale ed una visita senza impegno in uno dei nostri Centri Vitaldent. Il tartaro può essere eliminato soltanto attraverso la detartrasi professionale (rilevatore apicale).

Rispetta Una Dieta Sana E Equilibrata:
– Un dieta sana e variata è positiva per la salute orale, la frutta e la verdura sono particolarmente importanti perchè aiutano a rafforzare il tessuto gengivale.

I Vizi Sono Negativi Per La Salute Orale:
– Vizi come fumare e masticare il tabacco sono negativi sia per la tua la salute orale che per quella generale, il consumo di tabacco può macchiare la dentatura.

– L’abuso di sostanze alcoliche può provocare una stomatite o anche dei problemi alle gengive.

I Denti Non Sono Degli Utensili:
– Alcune abitudini sono negative per la salute orale, mordendo una matita, o masticando il ghiaccio o mangiandoti le unghie potresti provocare una lesione dentale (autoclave tattoo).

Come Otturare Una Carie?

Le otturazioni sono un intervento odontoiatrico utilizzato per riempire una fessura o una cavità creatasi all’ interno di un dente con lo scopo di restituirgli la salute e l’estetica ideale.

Quando è necessaria un’otturazione?
-Per curare, o prevenire una carie
-Per chiudere una fessura presente in un dente. La fessura, se aperta, permette ai batteri di penetrare nella polpa dentale aumentando il rischio di malattie orali come le carie e la pulpite
-Durante un trattamento di devitalizzazione di un dente gravemente scheggiato, o danneggiato, per chiudere un canale radicolare

Che le otturazioni possono essere realizzate con diverse sostanze, o materiali:
-Otturazioni in oro che utilizzate soprattutto nel passato hanno il vantaggio di essere resistenti, ma sono care, di difficile applicazione e di colorazione diversa da quella del dente
-Otturazioni con una amalgama metallica, che sono efficaci e resistenti, ma il colore argenteo è antiestetico
-Otturazioni bianche, che sono realizzate attraverso un composto di resine, gradevoli esteticamente epiù care. Dopo qualche anno il composto si deteriora e cambia colorazione
-Le otturazioni realizzate con sostanze ceramiche,o porcellane: sono estetiche e resistenti, ma vanno utilizzate solo quando non entrano a contatto con altri denti perché abrasive
-Le otturazioni in polielettroliti vetrosi sono di facile applicazione e poco resistenti. Sono particolarmente adatte ai denti da latte, o per una otturazione temporanea (telecamera intraorale)

Come si realizza l’otturazione?
Le otturazioni si realizzano con un unico e definitivo intervento salvo in alcuni casi particolarmente complessi quando è necessario precedere l’otturazione definitiva con una temporanea che sarà realizzata con una amalgama facilmente asportabile.
L’otturazione, realizzata nel Centro Vitaldent di Ferrara, o in qualsiasi altro Centro della nostra rete è un’operazione semplice e non molto dolorosa, ma generalmente, soprattutto quando il paziente è spaventato, viene preceduta da una anestesia locale.
Prima di riempire la fessura il dentista elimina con il trapano odontoiatrico i tessuti danneggiati, le parti cariate e pulisce i residui di placca batterica presenti nel foro. In caso di una carie particolarmente profonda il dentista, prima di otturare, deve proteggere il nervo utilizzando un “liner”.
Terminata l’otturazione il dentista limerà l’otturazione per renderla uniforme alla superficie del dente.
Solo poche ore dopo l’intervento il vostro dente riacquisterà la sua forma e salute originaria e il vostro sorriso tornerà lucente.

Quando non si può realizzare una otturazione?
In alcuni casi particolarmente gravi, ad esempio in presenza di una pulpite non trattata, di gravi malattie orali, di un dente eccessivamente deteriorato e di una carie troppo profonda, non è possibile otturare il dente e si dovrà procedere a un trattamento di devitalizzazione, o all’estrazione del dente (riunito odontoiatrico).

Che cos’è una carie?

La carie dentale è un processo di origine batterica che origina per un iniziale processo di demineralizzazione dello strato più esterno dei denti, a causa dell’acidità della placca batterica presente nella bocca. Le superfici dei solchi occlusali dei molari e dei premolari sono le zone dove la placca batterica ristagna più facilmente, determinando l’inizio della carie che, se non adeguatamente trattata, comporta l’interessamento degli strati dentari più profondi fino ad arrivare al tessuto pulpare contenuto all’interno del dente.

Quali sono le fasi delle carie?

Se non vengono rimosse le cause unanimemente conosciute come causali della carie quali igiene orale scarsa, dieta a prevalente consumo di zuccheri, non corretto allineamento della bocca, denti mancanti, protesi malfatte.

>Demineralizzazione dello smalto con creazione di piccoli crateri (fase senza sintomi, valutabile solo dal dentista).

>Acude periódicamente al odontólogo. Al menos una vez al año si tu dentista no te recomienda otra cosa. Un diagnóstico temprano nos ayudará a prevenir problemas.

>Aumento della distruzione dentale, percepibile dal paziente con ristagno di cibo e sensibilità transitoria al freddo e ai cibi dolci.

>Interessamento dell’innervazione del dente con forte dolore e possibilità di manifestazioni infettive con interessamento delle ossa e delle gengive.

 

Come curarla?

Quanto più profonda è la carie tanto piú difficile e costoso sarà il trattamento da realizzare, per questo è importante che la carie sia diagnosticata quanto prima. In una carie iniziale l’odontoiatra realizzerà un’otturazione. Prima eliminerà il tessuto interessato e successivamente collocherà nella cavità residua dei materiali non tossici, estetici ricostruendo l’integrità del dente. Se la carie ha raggiunto la polpa dentale l’odontoiatra effettuerà una devitalizzazione, eliminando il dolore e mantenendo il dente nell’arcata dentale. Nel caso di ascessi, coinvolgimento dei tessuti circostanti, potrà sempre effettuare una terapia canalare ove sia possibile, in caso contrario, si procederà all’estrazione dell’elemento, sostituendola o con un impianto o con una protesi convenzionale (Pulp tester).

 

Come posso prevenire la carie?

La prevenzione della carie parte da corrette abitudini di igiene dentale:

Lavarsi i denti dopo ogni pasto e dopo ogni assunzione prolungata di alimenti zuccherati e usare filo interdentale tutti i giorni, in particolare di sera per eliminare la placca che si accumula sulla superficie dentale e tra i denti e le gengive.

Fissare una visita dal dentista almeno due volte all’anno e seguire i suoi consigli. Una diagnosi precoce aiuterà a prevenire l’insorgere di problemi.

A E’ meglio utilizzare un dentifricio con fluoro.

Cambiare ogni 3 mesi lo spazzolino da denti (Trimmer odontotecnici).

5 Rimedi Naturali per l’Ascesso Dentale

L’ascesso dentale è un accumulo di batteri, globuli bianchi, plasma e detriti cellulari (comunemente chiamato pus) confinato nei tessuti che circondano un dente (gengiva, osso mandibolare o polpa del dente). È l’immediata conseguenza di carie complicate o lesioni gravi, che causano infezione di denti o gengive. Tra i fattori di rischio, ricordiamo: interventi malriusciti sui denti, cattiva igiene orale, diabete, malattie da reflusso gastroesofageo, AIDS, secchezza della fauci, fumo, alcolismo, terapia a lungo termine con corticosteroidi.
I sintomi dell’ascesso dentale si possono alleviare, fino alla risoluzione, con efficaci rimedi naturali.

1. Pulizia È necessario pulire la bocca e la parte della bocca interessata dall’ascesso dentale. Per pulire e disinfettare la parte si possono fare sciacqui con acqua e limone, oppure acqua e sale, o ancora acqua e bicarbonato. Gli sciacqui si fanno più volte al giorno, usando un bicchiere acqua tiepida in cui sciogliere un cucchiaio di sale, bicarbonato, o il succo di un limone fresco.
2. Sciacqui con infuso di chiodi di garofano I chiodi di garofano possono essere utilizzati come anestetizzanti, alleviando momentaneamente il dolore. L’uso di sciacqui con infuso di chiodi di garofano, abbinato ad altri rimedi che risolvono il problema, rendendo il decorso della guarigione più sopportabile (contrangolo odontoiatrico).
3. Ghiaccio Il ghiaccio, usato esternamente e applicato sulla parte dolorante, permette di disinfiammare la bocca e ridurre gonfiore e dolore. È un rimedio di emergenza che non risolve il problema ma permette di donare sollievo immediato.
4. Gel di aloe vera Il gel di aloe vera ha proprietà disinfettanti, pertanto si può usare per rimuovere l’infezione dalle gengive. Si può applicare direttamente il gelo sulla parte dolorante, oppure diluirlo in acqua per fare pulire la bocca. Si può usare anche per via interna per potenziare le difese immunitarie e la reazione dell’organismo all’infezione, promuovendo una autoguarigione naturale.
5. Propoli La propoli può essere utilizzata per via interna, come antibiotico naturale. In caso di infezione si può assumere l’estratto di propoli nella misura di 20 gocce diluite in poca acqua per tre volte al giorno, la propoli si può usare anche direttamente sulla parte dolorante: in questo caso, per evitare che macchi i denti, si usano 10 gocce diluite in mezzo bicchiere di acqua e si fanno sciacqui ripetuti più volte al giorno (strumenti dentista).

Curiosità sulle terapie endodontiche (Cure Canalari)

E’ dolorosa la cura canalare?
Con l’impiego dei comuni anestetici locali, la cura canalare è indolore durante il trattamente non si sente niente. Nei casi più gravi, soprattutto in situazioni dentali trascurate, l’intervento d’urgenza può essere fastidioso, ma si tratta di casi tutto sommato rari. La routine endodontica è fatta di interventi indolori, soprattutto se sono interventi endodontici programmati. Al risveglio dell’anestesia può comparire un fastidio post-operatorio che scompare in pochi giorni.

Si può eseguire una cura endodontica su un dente già devitalizzato?
La cura canalare di un dente già devitalizzato prende il nome di ritrattamento endodontico o ritrattamento canalare. Ad esempio, se un dente già devitalizzato manifesta, ad una radiografia di controllo, una rarefazione attorno alla radice, il dente deve essere ritrattato, cioè bisogna rifare la cura canalare. All’indagine radiografica si può evidenziare quello che comunemente viene chiamato granuloma dentario, una zona di reazione ossea attorno alla radice del dente stesso, frequentemente sulla punta della radice (apice radicolare). Il ritrattamento canalare prevede la riapertura della camera pulpare, il sondaggio-detersione-pulizia dei canali radicolari, il raggiungimento dell’apice radicolare e la chiusura completa dei canali fino all’apice.

Si può eseguire la cura canalare di un dente incapsulato?
In linea generale si può trattare endodonticamente il dente incapsulato. La cosa migliore è rimuovere la capsula o il ponte, eseguire il trattamento o ritrattamento canalare, e poi ricementare la capsula rimossa. Se la rimozione risulta impossible ad eseguirsi, la soluzione può essere la perforazione della capsula stessa e l’esecuzione delal cura canalare attraverso la capsula. Al termine della cura canalare la capsula può essere otturata, alla stregua di un dente naturale. Oppure si eseguire un intarsio per la chiusura della cavità di accesso endodontico. Se è stato inserito un perno radicolare nella radice del dente, è necessario prima rimuoverlo, per poter effettuare la cura canalare. Se non è possibile rimuovere il perno radicolare o se la sua rimozione è a rischio di frattura per la radice del dente, si interviene per via retrograda. Si eseue cioè un intervento diretto all’apice della radice, una sorta di piccolo intervento chirurgico che cura l’apice della radice e consente di non estrarre il dente. Questo intervento si chiama apicectomia.

Che strumenti utilizza il dentista per eseguire la cura canalare?
L’odontoiatra utilizza una strumentazione molto sottile per sondare-pulire-allargare i canali radicolari. Sono così sottili che sembrano aghi. In questo Studio si utilizza strumentazione rotante ad alta tecnologia, fatta in Nickel-Titanio, che consente di velocizzare i tempi di lavorazione e ridurre i fastidi al paziente. Dopo aver sondato manualmente con un “file”, inizia l’utilizzo di strumentazione rotante, con l’aiuto di appositi manipoli ridotti. Tra uno strumento e l’altro il dentista effettua una irrigazione dei canali radicolari, aiutandosi nella detersione e nella disinfezione con liquidi contenenti ipoclorito, perossido di idrogeno, EDTA a seconda del caso. Quando il lavoro preparatorio è finito, asciuga i canali con dei coni di carta e procede al riempimento dei canali radicolari.

Con cosa vengono riempiti i canali radicolari?
All’interno del canale radicolare l’odontoiatra inserisce del CEMENTO CANALARE, un composto fluido che indurisce completamente nelle ore successive all’intervento endodontico. Nel cemento ancora morbido, inserisce dei coni di GUTTAPERCA; questi sono dei bastoncini molto sottili, di forma conica, fabbricati con una materiale termoplastico resinoso. Li compatta ben bene all’interno del canale radicolare per sigillare l’apice della radice e per riempire completamente lo spazio endodontico radicolare. Dopo di che, in genere esegue una radiografia post-operatoria, per controllare il suo operato (strumenti dentista).

E’ più fragile un dente devitalizzato? Quanto dura dopo la cura?
Un dente devitalizzato tende ad essere più fragile di un dente normale. Dato che il dente naturale è fatto per rimanere vitale durante tutta la sua vita funzionale, la cura canalare in qualche modo altera l’anatomia del dente vitale. Infatti il dente devitalizzato sembra quasi disidratarsi con gli anni, divenendo più fragile. Ricordiamo che perde il contenuto vitale che è costituito dalla polpa dentaria. Per questa ragione i denti devitalizzati vengono spesso rinforzati con l’inserimento di un perno radicolare: cioè si inserisce un perno nella radice per dare maggior robustezza al dente stesso. Per il medesimo motivo alcuni denti devitalizzati vengono incapsulati. Anche in assenza di sintomi, possono comparire dei granulomi, cioè delle reazioni infiammatorie croniche nella zona esterna alla radice del dente. In questi casi si può tentare un ritrattamento canalare, oppure eseguire una apicectomia.

Come si riconosce un dente devitalizzato?
Spesso è impossibile riconoscere esternamente un dente devitalizzato. Talora il dente può subire una variazione cromatica, cioè tende a diventare grigio, ma non è sempre così. Il metodo per riconoscere un dente devitalizzato è una radiografia dentale. I dentisti riconoscono il dente devitalizzato perchè la radice è “bianca” nell’immagine radiologica. Nell’immagine di sinistra il dente centrale è ancora vitale, ma il paziente aveva un forte dolore causato da una pulpite acuta. Il dente è stato devitalizzato, e il paziente non ha più avuto dolore dentale. Nell’immagine di destra si può vedere il dente trattato endodonticamente. Lo si può riconoscere dal materiale canalare (cemento canalare e coni di guttaperca) inserito nei canali radicolari, dei quali ora si intravvede l’anatomia. Il materiale si evidenzia nell’immagine radiografica perchè è più chiaro della radice, in quanto radiopaco (telecamera intraorale).